COMPAGNI CHE SBAGLIANO


Venerdì 13 Aprile 2007, alle ore 21, presso la Sala Varaldo, Camera di Commercio di Imperia, Viale Matteotti 48, ApertaMente Imperia, in collaborazione con CE.S.P.IM e ARCI provinciale, organizza un incontro con Gianni Barbacetto, giornalista del settimanale Diario e collaboratore di Micromega, che presenta il suo libro


Compagni che sbaglianoLa Sinistra al governo e altre storie della nuova Italia


Introduce il Prof. Vittorio Coletti, Docente di Storia della Lingua Italiana all’Università degli Studi di Genova.
L’incontro fa parte del Progetto “Professione cittadino-Cittadini si diventa” ed è dedicato all’Art. 3 della Costituzione: “…è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che… impediscono l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”
Con l’iniziativa si intende continuare la riflessione sulla situazione politica italiana ripercorrendone i nodi cruciali, dalla nascita del governo di centro-sinistra ad oggi.
Il 21 febbraio 2007, il governo Prodi è andato in minoranza e resta debole, sia perché ha una maggioranza risicata al Senato sia perché in dieci mesi ha perso dieci punti di consensi.
Barbacetto definisce Romano Prodi “un diesel: dopo una partenza difficile è riuscito a far approvare una finanziaria durissima, ha bloccato l’emorragia dei conti dello Stato, ha ridato fiato allo sviluppo economico, avviato un programma di liberalizzazioni e rimesso in piedi una coalizione rissosa. Ma è sufficiente?”
Nel libro si raccontano le storie della “nuova Italia… così diverse ma così simili a quelle della vecchia”.
A questo punto il dibattito tra i sostenitori del centro sinistra è molto complesso. Cosa fare? Disperarsi? Allontanarsi sempre più dalla politica? Non andare più a votare? Oppure accettare il male minore per evitare il ritorno di Berlusconi?
“La verità- sostiene Barbacetto- è che ormai i partiti sono morti e non lo sanno. Fortissimi in termini di potere, di occupazione di posti, di visibilità mediatica. Inesistenti nella società, nella vita reale”