DON PAOLO FARINELLA" CROCEFISSO TRA POTERE E GRAZIA"

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Giovedì 10 dicembre alle ore 20.45, presso la Biblioteca Civica, Via Belgrano 7 di Imperia-Oneglia, l’associazione culturale ApertaMente organizza un incontro con Don PAOLO FARINELLA, prete della Parrocchia di S. Maria Immacolata e San Torpete – Genova , dal titolo “Crocifisso tra potere e grazia”. Introduce il prof. VITTORIO COLETTI.
Don Paolo Farinella ha studiato lingue orientali all’Università di Gerusalemme: ebraico, aramaico, greco. Ha due lauree (in Teologia biblica e in Scienze bibliche e archeologiche) ed ha scritto numerosi testi di carattere teologico.: ” Bibbia, parole, segreti, misteri ”, “ Crocifisso tra potere e grazia” e ” Ritorno all’antica Messa “, tutti a cura dell’editore Gabrielli. E’ un prete che vive “sulla breccia dei marciapiedi“, che dice quello che pensa senza peli sulla lingua. Attraverso l'icona del Crocifisso che funge da filigrana e da spartiacque, don Farinella si oppone duramente, da «credente cattolico col cuore laico», come ama definirsi, a chi vuole trasformare il cristianesimo in religione civile o sistema di valori, annullando la sua dimensione universale e aperta a tutte le culture e civiltà, imperniata sul "Vangelo, cioè Gesù Cristo, cioè il Figlio di Dio" (Mc 1,1)

DIARIO DI UN MAESTRO




MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE ORE 20,15 AL CINEMA CENTRALE

ApertaMente , Cineforum, Artwhere organizzano la proiezione, a ingresso libero, del film 



DIARIO DI UN MAESTRO 

del regista Vittorio De Seta.

"Diario di un Maestro" è un film ispirato al libro di Albino Bernardini UN ANNO A PIETRALATA che racconta, narrandola in prima persona, l'esperienza scolastica vissuta per qualche mese da un giovane maestro napoletano in una V elementare frequentata dai ragazzi pluriripetenti di un quartiere di Roma.
DIARIO DI UN MAESTRO,in qualche maniera,è un processo alla scuola dell'Italia repubblicana che,nonostante la modernità pedagogica e didattica dei nuovi programmi del 1955, continuava a essere classista, senza mezzi (per acquistare i materiali era necessario autofinanziarsi), incapace di rinnovarsi rispetto alla scuola del regime fascista,nei metodi (l'autoritarismo contro la didattica attiva, basata sull'esperienza e la collaborazione) e negli strumenti (i testi scolastici che alternano pagine auliche a ricostruzioni storiche faziose), timorosa di confrontarsi con la società e con la storia più recente, con i problemi concreti della vita.

LA QUESTIONE IMMORALE





Venerdì 20 marzo 2009  alle ore 20.45, presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia, l’Associazione Culturale ApertaMente Imperia organizza un incontro con Bruno Tinti,che presenterà il suo nuovo libro “La questione immorale- Perché la politica vuole controllare la Magistratura" 

Bruno Tinti, fino a pochi mesi fa procuratore aggiunto di Torino, dopo la denuncia di “Toghe Rotte”, affronta il tema della riforma della giustizia demolendo uno a uno gli argomenti del ministro Alfano. Secondo Tinti, infatti , “è dai tempi di Mani Pulite che la classe politica, senza distinzioni di partito, lavora per lo stesso obiettivo: conquistare l’impunità” e tutte le riforme che vengono attuate sono in realtà delle controriforme che stanno mettendo a rischio la democrazia in Italia. 
Tra queste, l’autore individua tra le più pericolose quella che limiterà o abolirà le intercettazioni e quella che, inasprendo le pene per giornalisti ed editori, metterà il bavaglio all’informazione.
In realtà molto si potrebbe fare, e subito, per rendere più efficiente la giustizia e far sì che la legge sia davvero uguale per tutti, come prevede la nostra Costituzione che è nata nel 1948 per garantire i cittadini dagli abusi del potere, “da leggi inique, prepotenti, fatte nell’interesse di pochi e contro gli interessi di tanti”. Tinti lo dimostra, proponendo molte riforme possibili che permetterebbero di farla funzionare meglio garantendo rigorosamente l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura come deve essere in uno stato democratico.
La sua critica non risparmia neppure i magistrati soprattutto per quanto riguarda la gestione delle carriere, ma non sono loro che devono fare le leggi giuste che restituiscano valore al dettato costituzionale. Questo compito spetta ai politici verso i quali  i cittadini non devono mai smettere di esercitare una costante  vigilanza perché, come già affermava Norberto Bobbio nel 1958, “Se  oggi c'è un problema della democrazia in Italia, è più un problema di principi che di istituzioni... Dobbiamo essere democratici sempre in allarme."
















MARAINI "PASSI AFFRETTATI"




Martedì 10 febbraio 2009 alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Liceo Vieusseux di Imperia, gli attori Angelo Squittieri, Margherita Patti, Nino Bernardini, Rossella Micolitti e Renata Zamengo presenteranno  per gli studenti lo spettacolo teatrale." Passi affrettati"
La violenza nei confronti delle donne resta uno dei problemi più gravi e dolorosi della nostra società. E’ violenza domestica, stupro, traffico di donne e bambine, induzione alla prostituzione; è l’orrore che accompagna le guerre, ma anche la tradizionale mutilazione dell’apparato genitale, l’infanticidio femminile e la selezione prenatale a favore dei bambini di sesso maschile. Lo stupro rappresenta forse tra tutti l’atto più degradante, frutto di un’incultura della prevaricazione e di antichi quanto persistenti modelli di comportamento che si fondano sul dominio, l’umiliazione, il possesso del corpo femminile. La violenza sulle donne entra drammaticamente nelle nostre case come notizia straordinaria, ma nelle nostre case incontra la violenza che vi viene ogni giorno perpetrata nel silenzio e in un segreto di cui sono custodi la vergogna e la paura. E’ una brutalità sommersa di cui non sono responsabili gli “altri”, stranieri ed emarginati, ma spesso uomini insospettabili e integrati nella vita sociale. La scrittrice Dacia Maraini ha così recentemente commentato i terribili fatti di cronaca che tutti conosciamo: «Quando la gerarchia viene messa in discussione, quando le donne entrano in campi tradizionalmente affidati agli uomini, quando si mostrano autonome, indipendenti, professioniste in ogni campo dello scibile, quel mare limaccioso che giace nel fondo della cultura patriarcale sale alla superficie e ribolle minaccioso… E in un clima di diffamazione culturale i più deboli e spaventati si buttano sullo stupro che fomenta in loro il sentimento dell'onnipotenza virile».
 Per informazioni, tel 018361119 3470163804

MARAINI "IL TRENO DELL'ULTIMA NOTTE"









Lunedì 9 febbraio 2009, nell’ambito del Progetto “You&Me” finanziato dal CE.S.P.IM e organizzato dall’Associazione culturale ApertaMente, e del Progetto“Pari Opportunità – Elogio della diversità” organizzato dal Liceo Vieusseux, in collaborazione con Istituto Statale d’Arte, Scuola Media Boine, DAMS di Imperia, col Patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Liguria, della Provincia e del Comune di Imperia, realizzato col Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza Consiglio dei Ministri,al Teatro Cavour di Imperia alle ore 10.30 , con ingresso riservato ai soli studenti delle scuole medie e superiori,  e alle ore 21.00,  con ingresso libero al pubblico, Dacia Maraini  presenterà il suo romanzo “Il treno dell’ultima notte”, libro che ci porta nella più abissale delle violenze storiche, l’olocausto.
Dacia Maraini in queste pagine rende il suo omaggio, di donna libera e impegnata, al secolo appena trascorso, toccando i nodi centrali, i nervi ancora scoperti di una società che ha sperimentato l'orrore della civiltà e che lentamente prova a risollevarsi. Lo fa regalandoci un personaggio femminile ricco di umanità e verità, una donna capace di superare le paure e le convenzioni per vivere in prima persona, toccare con mano, la tragedia che si consuma in Europa e di cui nessuno è ancora consapevole. Una donna carica di un coraggio che solo il desiderio di conoscenza può ispirare, che diventa simbolo di una passione tutta umana per la ricerca. A queste donne Dacia Maraini ci ha abituati in questi anni, ispirando valori che trovano nell'espressione completa della femminilità tutta la loro carica dirompente. Lo fa, anche in questo romanzo, con la classe e la precisione di una prosa perfetta, armoniosa che ricorda i grandi classici della letteratura mondiale


INCONTRI DI FILOSOFIA 2009





“La filosofia è un percorso, e il sentiero di montagna è la sua metafora. Un sentiero nella frescura di un bosco, con i suoi imprevisti colpi di luce, le sue aperture sul fondo valle, sulla pianura, oppure su un ghiacciaio. Nulla in effetti ci garantisce che se ci mettiamo in cammino per questo sentiero ci avvicineremo alla verità, ma il sentiero impone un ritmo, esige delle soste, obbliga a momenti di silenzio, a economizzare lo sforzo. Ci dà una lezione di stile.” (Jean Starobinski)

CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA E BENE COMUNE
La filosofia come cura di sé e degli altri

Incontri di Filosofia
A cura del Prof. Silvio Zaghi

I primi sei incontri si svolgeranno nell’Aula Blu del Liceo Scientifico “G.P.Vieusseux” dalle ore 16 alle 18.
I sei incontri successivi si svolgeranno nella Biblioteca del Liceo Classico “E.De Amicis” dalle ore 16 alle 18

13/1/09 Il Simposio di Platone: un testo enigmatico
27/1/09 Morte di un filosofo: Socrate e Atene
3/2/09 L’Etica di Aristotele e la felicità nel mondo antico
17/2/09 Etica del dovere e etica della responsabilità: da Kant a Jonas
24/2/09 Filosofi del sospetto: Freud, Nietzsche e i principi morali
3/3/09 Fare filosofia dopo Auschwitz: il problema del male
17/3/09 Come e che cosa conosciamo?
7/4/09 Verità e relativismo
14/4/09 Che cosa diciamo quando diciamo “io”?
28/4/09 “Che cosa si prova a essere un pipistrello?”: il problema mente-corpo da Cartesio a Nagel
12/5/09 Essere e linguaggio: l’ermeneutica e l’“uomo interpretante”
26/5/09 La filosofia come cura di sé e degli altri: Platone è davvero meglio del Prozac?

La “materia” di cui è fatta la filosofia non è quella dei sogni, ma quella della vita quotidiana. Anche se a volte lo si dimentica quando si studia filosofia nelle aule delle scuole o dell’università, è da lì che nascono i problemi intorno alla conoscenza, alla morale, alla giustizia, alle emozioni: fare filosofia non è altro che riflettere in modo consapevole su aspetti della vita di ogni giorno. Questi incontri hanno lo scopo di avvicinare – o riavvicinare - le persone interessate ad alcuni di questi argomenti, senza banalizzarli ma anche senza inutili tecnicismi, richiamando alla memoria le risposte dei grandi pensatori per riscoprire il piacere del confronto e della discussione.
Il corso è aperto a tutti.
La frequenza è gratuita.
Per contatti 0183299439 0183276132
Si ringrazia il Liceo Scientifico “G.P.Vieusseux” con Sez. Classica “E.De Amicis”per gli spazi gentilmente concessi."