TRAVAGLIO:ANESTESIA TOTALE





ANESTESIA TOTALE


di e con Marco Travaglio, con la partecipazione di Isabella Ferrari, musiche dal vivo Valentino Corvino,

regia Stefania De Santis

Da un’idea di scena di Daniela Spisa , assistente scenografo Gemma Romanell,i assistente alla regia Giacomo Tarsi, luci Stefano Dellepiane

 Dopo Promemoria, monologo dedicato alle vicende già dimenticate degli ultimi 15 anni di storia del nostro paese, Marco Travaglio, con la partecipazione di Isabella Ferrari e le musiche dal vivo di Valentino Corvino, propone un nuovo spettacolo,Anestesia Totale,  in cui racconta l’immagine di un futuro prossimo ancora contaminato dagli effetti del berlusconismo in Italia. dalle cause agli ipotetici (e alquanto realistici) effetti, anestesia totale descrive un mondo simile a quello raccontato da José Saramago nel romanzo cecità: un’Italia post-barzellettiera dominata dalla decadenza civile e culturale, dall’abulia e dal disgusto da parte di tutti i cittadini per le questioni politiche e per la cosa pubblica. racconta lo stesso Travaglio: “finalmente è finita: lui non c’è più. e questa è la buona notizia. quella cattiva è che le radiazioni restano. una montagna di scorie tossico-nocive che continueranno a far danni e vittime per decenni. ci vorrà molto tempo per smaltirle tutte. soprattutto nella cosiddetta informazione”.una scenografia spoglia, su cui stagliano solamente un’edicola e una panchina, rappresenta il fondale ideale per la descrizione di un mondo apocalittico dove i monologhi del giornalista torinese si alternano a passaggi di vecchi articoli di Indro Montanelli letti da Isabella Ferrari: l’uno per raccontare la fotografia di un paese senza memoria e senza coraggio, l’altra per interpretare una di quelli voci dissidenti che rappresentano l’unico possibile antidoto alla malattia lobotomizzante che ha colpito i cittadini. il giornalista e l’attrice si alternano così nel dare voce al presente e al futuro di questo grande e tragico racconto che è la nostra Italia.

MICHELA MARZANO"SII BELLA E STAI ZITTA"



















Il 19 novembre 2010, a conclusione del Corso di Filosofia organizzato da ApertaMente e Liceo Vieusseux con il sostegno CE.S.P.IM,  si svolgerà un incontro con 
                                                            Michela Marzano     
Docente di Filosofa Morale presso l'Universita' di Parigi V - Renè Descartes che presenterà                      
                                                        "Sii bella e stai zitta" 

COLETTI: LA LETTERATURA NEL VILLAGGIO GLOBALE

Copertina
 VENERDI’ 26 agosto 2011 ore 21, Imperia, Piazzetta dell’OLMO L’Associazione Culturale  ApertaMente, in collaborazione con Società Operaia di Via Santa Lucia, organizza l'evento:


 CORRADO BOLOGNA, docente di Filologia romanza nell'Università di Roma Tre, dialoga con VITTORIO COLETTI ,docente di Storia della Lingua italiana nell'Università di Genova su

        "ROMANZO MONDO"   La letteratura nel villaggio globale     (ed. Il Mulino 2011) 

Nella sua lunga storia il romanzo ha avuto grande circolazione internazionale sempre portando ben radicati in sé i segni delle sue patrie linguistiche e culturali (Francia, Inghilterra, Russia, Germania, Italia). Ma che succede quando le differenze linguistiche e culturali si attenuano e la specificità nazionale si riduce? Se si allentano i rapporti tra lingua e patria, in che terra affonda le sue radici lo scrittore? 

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sarà preceduto da Apericena alle 20.15. 

JOLE GARUTI " MAFIA A MILANO"




VENERDì 15 LUGLIO 2011, alle ore 21, presso la Sala Varaldo della ex Camera di Commercio di Imperia, Viale Matteotti 48, Jole Garuti, presidente dellAssociazione Saveria Antiochia-OMICRON, Osservatorio milanese sulla criminalità organizzata al Nord, presenta il libro "Mafia a Milano". Sarà presente uno degli autori, Gianpiero Rossi.
Nel corso dell'incontro, organizzato da Libera in collaborazione con ApertaMente Imperia, ARCI, Chiesa Valdese e CGIL, sarà affrontato un tema di grande attualità anche nella nostra zona: LA MAFIA AL NORD.
Come sostiene Jole Garuti sulla rivista OMICRON, "L’idea che le mafie sono un fenomeno delle regioni meridionali e che i pericoli da noi sono ben altri, perdura. C’è una sostanziale disponibilità a convivere con la mafia, come per altro sia pure inconsapevolmente, si è fatto per una cinquantina d’anni."
Nelle nostre zone molti sono più preoccupati dalla presenza dei Rom o degli extracomunitari, che dalla diffusione delle organizzazioni mafiose che lentamente, senza coppola nè lupara, inquinano l'economia, la finanza e la politica.
Anche al Nord è diventato ormai più che necessario far rinascere una coscienza civile in difesa della legalità, per vincere quell'assurdo atteggiamento di inadeguatezza, imbarazzo, opportunismo, cattiva coscienza, o addirittura di complicità. che Barbara Spinelli ha definito “ignoranza militante”, ovvero l’indisponibilità di principio a vedere, a sapere, a capire.
Ma occorre un'informazione attenta e responsabile. e proprio per questo scopo è stato organizzato l'incontro di venerdì: affrontare e cercare di comprendere le diverse sfaccettature del problema attraverso le informazioni e le osservazioni di un giornalista come Gianpiero Rossi, attualmente caporedattore del settimanale A, che già da cronista dell'Unità si occupava attivamente di lavoro, legalità e diritti.
"Questo è un libro che ha lo straordinario merito di raccontare passo passo come la mafia sia arrivata nel capoluogo lombardo e nelle province circostanti e come si sia fatta padrona di ogni cosa senza alcun problema e senza lasciare nemmeno le briciole, gestendo la cocaina di mezza Europa e mietendo triliardi senza ritegno." dalla recensione di Benny Calasanzio su Micromega del marzo scorso.



IN SI' EME PER I BENI COMUNI



















Mercoledì 1 giugno 2011 -Biblioteca Oneglia ore 21
CIMAP-AIFO-ApertaMente Imperia
in collaborazione con AIART, ARCADIA, CASA AFRICA, Comunità valdese di Imperia, DES-Distretto Economia Solidale, AGESCI-Scout Imperia 1
organizzano
IN SI' EME per i beni comuni
Intervengono
Comitato imperiese studenti per i referendum: “Imperia attiva contro
Imperia radioattiva”
AGESCI-Imperia 1: “Acqua in quota!”
AMBIENTISA: “Acqua acqua!”
Gemima Lami: "L'acqua come sorgente di vita "
Susanna Bernoldi-AIFO- “Dove manca l’acqua: testimonianze dal Sud del Mondo"
Giorgio Caniglia-CIMAP- “Due sì per i beni comuni”

WE WANT SEX



Mercoledì sera- ore 20.30- cinema imperia- per la festa della donna il coordinamento donne organizza la proiezione di "we want sex"- biglietto 5 euro

 Sia chiaro. Il titolo del film non ha sostanzialmente niente a che vedere con il suo contenuto. È un pezzo di uno degli slogan che le 187 operaie della Ford diDagenham scrissero su uno dei tanti striscioni utilizzati durante il loro storico sciopero del maggio 1968: We want sex equality.



Questo infatti è l'argomento del film diNigel Cole (già noto per L'erba di Grace eCalendar girls), che si potrebbe definire come la versione leggera e ottimista - da commedia - di un Ken Loach d'annata.

Siamo infatti in un grande stabilimento della Ford della provincia inglese dell'Essex, dove le operaie che si occupano di cucire e rifinire i sedili in pelle della automobili chiedono che sia loro riconosciuta una specializzazione e iniziano così uno sciopero che diventerà il primo atto della richiesta di un trattamento economico paritario con gli uomini. Grazie alla loro battaglia il principio dell'equo compenso per uomini e donne entrerà nella legislazione britannica nel 1970 e poi in gran parte dei paesi occidentali.
 Il tutto raccontato con la passione civile e la verve umoristica di cui solo gli inglesi sono capaci.
 Nel film il motore della storia è Rita O'Grady (Sally Hawkins), che diventa leader unitaria di questo manipolo di donne, costringendo la Ford a interrompere la produzione, attirando l'attenzione dei media e, infine, arrivando ad un colloquio ufficiale con il Ministro del Lavoro britannico, in quel momento una donna altrettanto volitiva e risoluta, Barbara Castle(Miranda Richardson).
Con mirabile leggerezza, il film tocca, dunque, problemi importanti e, per gran parte, molto attuali: il preponderante potere maschile nel mondo del lavoro, in particolare nelle posizioni di vertice; la tendenziale retroguardia dei sindacati e la loro linea fortemente politicizzata; le tante contraddizioni del capitalismo occidentale e i suoi intrinseci motivi di debolezza; la forza delle idee e l'importanza di persone che scelgano di spendersi per esse.