ALESSIO CIACCI:OBIETTIVO RIFIUTI ZERO: DA UTOPIA A REALTÀ IN 200 COMUNI






Venerdì 25 settembre, alle 20.45, presso Lo Spazio Vuoto, Via Bonfante 37, ApertaMente e Legambiente, con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Imperia, e il sostegno del CESPIM, hanno organizzato un incontro, a ingresso libero, con Alessio Ciacci, esperto di politiche ambientali, eletto Personaggio Ambiente dell’anno 2012. Il titolo:
OBIETTIVO RIFIUTI ZERO: DA UTOPIA A REALTÀ IN 200 COMUNI
Alessio Ciacci, dal 2007 al 2013, è stato Assessore all’ambiente del Comune di Capannori, il primo, in Italia, ad aver aderito alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”; in seguito ha guidato la società pubblica di gestione rifiuti di Messina; attualmente, oltre a presiedere l’ASM di Rieti, è consulente dell’Unione Europea e dell’ONU sui progetti di sostenibilità ambientale, fa parte dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, di Agende 21 per Kyoto e del Coordinamento Enti Locali per l’Acqua pubblica
Dal 2008 ha partecipato a diverse trasmissioni tra cui Annozero, Report, Presa Diretta, Geo & Geo, Ambiente Italia e “Caterpillar” ed ha pubblicato interventi su varie testate giornalistiche nazionali.











 Presenti,oltre ad un folto pubblico, il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, che ha portato la sua testimonianza dell’esperienza di raccolta porta a porta nella città da lui amministrata, e numerosi amministratori. Con Alessio Ciacci si è discusso di un argomento all’ordine del giorno sia a Imperia sia nella maggior parte dei Comuni d’Italia: la questione rifiuti. Mentre inquinamento ed ecomafie mettono sempre più a rischio ambiente, salute, sicurezza e risparmi dei cittadini, in Italia 213 Comuni hanno aderito a “Rifiuti Zero”, una strategia che si propone di trasformare i rifiuti in materiali da riutilizzare evitandone lo smaltimento nelle discariche e negli inceneritori.
Il Comune di Capannori,  il primo a iniziare questo percorso, ha raggiunto l’obiettivo grazie alla partecipazione e al senso civico dei cittadini ma anche e soprattutto grazie alle capacità progettuali e all’entusiasmo di Alessio Ciacci che ci ha aiutato a comprendere sia i benefici della raccolta differenziata sia i metodi che i “Comuni Virtuosi” come quelli in cui egli opera stanno applicando.
Un altro mondo è possibile? In una recente intervista Ciacci ha detto:“Negli enti locali ci sono occasioni preziosissime per aprire spazi veri di partecipazione; attraverso queste progettualità si può ricostruire un rapporto, spesso purtroppo andato perso negli anni, tra politica e cittadinanza, tra istituzioni e territorio, per condividere e compartecipare alla scelte della comunità. Attraverso questi percorsi si dà forza alla parola democrazia, si alimentano la consapevolezza e l’importanza dell’impegno di tutti.(…) Rifiuti Zero ci dicevano fosse un’utopia, oggi la stiamo costruendo e dobbiamo far crescere sempre più questa strategia altrimenti, come ci dicono gli scienziati, termineremo presto il pianeta in cui abitiamo.”
Quello del 25 settembre è stato il quarto della serie di incontri “Le persone e le cose. Una nuova etica per la salute, l’ambiente e i beni comuni” ai quali parteciperanno, entro la fine del 2015, Duccio Demetrio, Vito Mancuso e Vittorio Coletti.


Alberto Gabrielli e Canio Tiri: “ Ambiente, Bene comune”





Venerdì 11 settembre, alle ore 20.45, presso la Libreria Ragazzi, Via Vieusseux 14, le Associazioni ApertaMente e Legambiente, con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Imperia , e il sostegno del CESPIM, hanno organizzato un incontro con Alberto Gabrielli, Dottore in Scienze Forestali, e Canio Tiri, Architetto, dal titolo

“ Ambiente, Bene comune















Nel corso dell’incontro, si è discusso della definizione di “Paesaggio” e si è cercato di stabilire soprattutto quando e in che modo dobbiamo difenderlo come Bene Comune: “Terrazzamenti, prati falciabili, colline vitate, aree industriali dismesse… quando, come e con quali risorse debbono essere tutelate ?”
Scrive il Prof. Gabrielli: “Se ci atteniamo ad una valutazione paesaggistica fondata su “bellezze naturali”, ogni ecosistema naturale è un Paesaggio. Ma l’ azione dell’ umanità ha modificato profondamente i territori (bonifiche idrauliche, terrazzamenti, deforestazioni, …) creando i Paesaggi Antropici tipici della ruralità, e la modernità industriale ha aggiunto un’incredibile quantità di “Paesaggi” altri, sui quali magari vale la pena di tornare, con atteggiamento, non pre-cluso, ma neppure a-critico. Ma potrebbe non bastare: per la beat generation cosa di più evocativo degli scali ferroviari deserti e polverosi di un’ America di Libertà ?; e per i vecchi operai di Detroit, con 50 anni di vita per la Ford, come non riconoscersi nei capannoni abbandonati e vandalizzati dall’ uomo e dal tempo ?” Forse solo considerazioni di tale tipo sono in grado di suggerire alla Politica le scelte e questa alla Pianificazione territoriale ed all’Urbanistica le forme e le modalità di salvaguardia, e, soprattutto, gestione dei Paesaggi, in grado di garantire le generazioni future dalla perdita totale della memoria, ma anche di evitare sprechi di intelligenze e risorse nella disperata rincorsa di un Passato, bello nel ricordo,…. ma da cui, come dice Giampiero Alloisio “siamo al sicuro…”.



Quello dell’11 settembre è stato il terzo di una serie di incontri dal titolo “Le persone e le cose. Una nuova etica per la salute, l’ambiente e i beni comuni” ai quali parteciperanno entro la fine del 2015, Duccio Demetrio, Alessio Ciacci; le conclusioni saranno affidate a Vito Mancuso e Vittorio Coletti.