Giovedì 28 ottobre 2010 alle ore 20.45, presso la Sala Varaldo - Camera di Commercio Viale Matteotti 48 di Imperia, l’Associazione Culturale ApertaMente insieme con la CGIL-Camera del Lavoro di Imperia organizza un incontro con DANIELE PROTTI, Direttore editoriale de l’Europeo, dal titolo “Dalla cricca allo Ior, dai terremotati a Santa Lucia….LA STORIA DIMENTICATA. Tra attualità e memoria- Il caso dell’Europeo“.

Introduce ANDREA MOGGIO, Direttore responsabile del settimanale “ La Riviera”


Daniele Protti ha cominciato la sua carriera di giornalista nel 1977. Docente dell'università di Urbino, facoltà di Sociologia, e del Master di Giornalismo dell'Università Cattolica di Milano, attualmente è Direttore della rivista bimestrale "L'Europeo".
Con un titolo di grande attualità: La storia della cricca il numero di agosto de l’Europeo racconta, attraverso gli articoli dei giornalisti del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini, Sergio Rizzo, Giovanni Bianconi, Massimo Franco, Marco Imarisio, le vicende relative alla “Cricca” e ai suoi protagonisti, Diego Anemone, Angelo Balducci, Claudio Scajola, Crescenzio Sepe, Guido Bertolaso, Denis Verdini. Nell’editoriale il direttore, Daniele Protti, esordisce con la definizione di «cricca»: «Gruppo d' intriganti, intenti a procurarsi reciproci favori; combriccola, camarilla». Si parte con la ricostruzione della Sarzanini «Una rete che arrivava in Tunisia, passando per il Vaticano», e si continua con una serie di articoli sul costruttore Anemone, accusato di aver ottenuto appalti in cambio di favori. A lui è legata la vicenda dell' ex ministro Scajola, dimessosi dopo che si è scoperto come è stata pagata la sua casa che si affaccia sul Colosseo. L' altro protagonista, assieme a Scajola e al cardinale Sepe, che era al vertice di Propaganda Fide, è Bertolaso, l'attuale capo della Protezione civile, la struttura alla quale è stata affidata la gestione dei Grandi eventi, come il G8 alla Maddalena. Altri sei articoli sono dedicati a Denis Verdini, il coordinatore nazionale del Pdl a casa del quale, secondo i magistrati, il 23 settembre 2009, si sarebbe tenuta una riunione della «cricca» per mettere a punto la strategia di persuasioni indebite da adottare sui giudici della Consulta intorno all' approvazione del lodo poi bocciato perché ritenuto incostituzionale.
Sollecitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro

NO BAVAGLIO A IMPERIA



In occasione della grande mobilitazione nazionale indetta per il primo luglio 2010 contro la “Legge Bavaglio”, in difesa dell’articolo 21 e di tutti i Diritti sanciti dalla Costituzione, l’Associazione Culturale ApertaMente ha lanciato un appello prontamente accolto da rappresentanti del mondo della cultura, associazioni, partiti e sindacati perché anche i democratici di Imperia possano partecipare e manifestare il proprio dissenso.

Hanno dato la loro adesione A.N.P.I. Comitato Provinciale, A.R.C.I. Provinciale, Associazione Casa Africa di Imperia, Associazione Cassandra, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau-A.I.FO, Associazione Liberamente, C.G.I.L. di Imperia-Camera del Lavoro, Carlo Senesi-pittore e scenografo, Circoli del Partito Democratico di Imperia, Circolo IdV "Falcone & Borsellino" di Imperia e Golfo Dianese, Circolo Itinera, Federazione VERDI della provincia di Imperia, Franca Natta-formatrice, Garabombo l’Invisibile, Giovani Democratici di Imperia, Hamza Piccardo, La Talpa e l’Orologio, ImperiaParla-blog, Legambiente-Circolo di Imperia, Libera-Nomi e numeri contro la mafia, Lo Spazio Vuoto-Laboratorio Teatrale, Marino Magliani-scrittore, Muovileidee-blog, Neri Battistin-scrittrice, S.E.L.- Sinistra Ecologia e Libertà.

I firmatari del manifesto “Noalla Legge Bavaglio-Difendiamo la Costituzione”, che sarà affisso in questi giorni nelle vie di Imperia, rivolgono l’invito a tutti coloro che intendono partecipare a incontrarsi in Piazza De Amicis, giovedì 1 luglio alle ore 18.

Chi intendesse aderire può inviare una e-mail a apertamente1@virgilio.it

ANTONIO GIBELLI" BERLUSCONI PASSATO ALLA STORIA"






È legittimo parlare di «età berlusconiana» allo stesso modo in cui si parla di «età crispina» o di «età giolittiana»? E quando comincia questa età?Quali ne sono i precedenti, lo svolgimento, i connotati fondamentali? Quali il bilancio e il possibile epilogo?
 A queste domande tenta di dare risposta il saggio di Antonio Gibelli." Berlusconi passato alla storia"  Lo fa adoperando il linguaggio – ricco di dettagli ma orientato alla sintesi, valutativo ma non animoso, denso di elementi di analisi ma attento alla narrazione – che si dovrebbe adoperare in una lezione di storia: il cui scopo è far capire in cosa un protagonista e un momento sono simili ad altri, e in cosa invece sono diversi. Nel sapere storico, porre bene gli interrogativi significa aver fatto un passo avanti decisivo nella comprensione del passato, anche quando si tratta di un passato che si inoltra nel presente e si dipana di fronte a noi. Uno dei nostri storici contemporanei più autorevoli si cimenta qui con un’impresa solo apparentemente semplice.
 Egli immagina di dover raccontare ai suoi studenti, in un breve corso sulla storia d’Italia dall’Unità a oggi, gli ultimi quindici anni. Un buon professore di storia si incaricherà di «dare un nome» a questo ultimo quindicennio, di chiarirne l’origine, di fare un ritratto dei protagonisti principali, e infine di fornire un insieme di ragioni plausibili per spiegare il successo dei vincitori e la sconfitta dei perdenti. Il quadro che ne scaturisce legittima l’idea che Silvio Berlusconi possa ragionevolmente pretendere di «intestarsi un’epoca».

 Dando prova di qualità non comuni (a cominciare dalla tenacia), in contrasto con l’apparente modestia della sua figura, il leader lombardo ha portato al potere la destra proprio nel momento in cui essa sembrava più debole, scompaginata e priva di riferimenti. Espressione di tendenze profonde della società italiana ma presenti nell’intero mondo occidentale al tempo della mondializzazione, ha tentato di plasmare lo Stato a sua immagine e a misura dei suoi interessi personali. Così facendo, è certamente riuscito a essere il capo vincente e indiscusso di una fazione; non altrettanto il leader capace di governare il paese. E nel suo insieme, l’Italia berlusconiana, proiettata ormai interamente fuori della sua storia postbellica, appare teatro di un esperimento molto spinto di democrazia autoritaria, che logora gli equilibri istituzionali della compagine nazionale, minaccia i suoi fondamenti costituzionali e rischia di mettere in discussione le sue tradizioni civili.


Antonio Gibelli insegna Storia contemporanea all’Università di Genova ed è membro del comitato scientifico dell’ Historial de la Grande Guerre di Péronne (Somme). Ha dedicato numerosi volumi alla storia della Grande Guerra, tra i quali La Grande Guerra degli italiani (1998; seconda edizione Bur, 2007, Premio Acqui Storia) e L’officina della guerra. La Grande Guerra e le trasformazioni del mondo mentale (1991; terza edizione Bollati Boringhieri, 2007). Ha inoltre scritto Il popolo bambino. Infanzia e nazione dalla Grande Guerra a Salò (Einaudi, 2005) e curato l’edizione italiana in due volumi dell’Encyclopédie de la Grande Guerre (Einaudi, 2007).

AMBROSOLI"QUALUNQUE COSA SUCCEDA"







Il 27 marzo 2010  alle ore ore 17 presso la  Biblioteca Civica-Piazza Edmondo de Amicis, 7 - Imperia
In collaborazione con Libera- Associazione nomi e numeri contro le mafie, l’ Associazione Culturale ApertaMente Imperia organizza un incontro con UMBERTO AMBROSOLI

Gli studenti della V A del Liceo Scientifico"G.P.Vieusseux" presentano il suo libroQualunque cosa succeda" (Sironi editore)


Il saggio, con la prefazione di Carlo Azeglio Ciampi, presenta la  storia di  Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso da un killer mafioso nel 1979
La vicenda è raccontata sulla base di ricordi personali, familiari, di amici e collaboratori e attraverso le agende del padre, le carte processuali e alcuni filmati dell'archivio RAI. Sullo sfondo, la storia d'Italia in quel drammatico periodo.
Nell'indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole.
Aveva scritto alla moglie: «Pagherò a caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese [...] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo».
Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale.
“C’è una parte del Paese che senza guerre sante, anche nella solitudine, sa essere libera, consapevole, coerente: qualunque cosa succeda”


CAFFARENA "FASCISMO E LEGGI RAZZIALI"



Il 25 marzo 2010 alle ore 17  l'Associazione Culturale ApertaMente Imperia organizza nell' Aula Blu del Liceo Scientifico G.P.Vieusseux-Via Terre Bianche 1, nell'ambito degli incontri di Filosofia CONOSCENZA E AFFETTIVITA Il ruolo delle emozioni nei comportamenti morali e sociali, un incontro col Prof. FABIO CAFFARENA, Docente presso l'Università di Genova
"Come si diventa antisemiti: Fascismo e leggi razziali- "Italiani brava gente?" L'immagine del nemico dalla Guerra di Libia al Fascismo
Il Prof Caffarena affronterà il tema estendendo il discorso alla visione/creazione del nemico nelle guerre degli Italiani, attraverso ciò che emerge da fotografie inedite e soprattutto dalle testimonianze scritte dei soldati, partendo dalla guerra di Libia per arrivare poi fino alle leggi razziali. Un focus particolare sarà dedicato alla Grande Guerra come incubatrice della "brutalizzazione" della società e delle derive violente tipiche del fascismo.

INCONTRI DI FILOSOFIA 2010




GIOVEDI'4 Febbraio 2010, ore 17.00 Aula Blu del Liceo Vieusseux
Via Terre Bianche 1- Imperia
CONOSCENZA E AFFETTIVITA’
Il ruolo delle emozioni nei comportamenti morali e sociali
Primo incontro di Filosofia
a cura del professor
Silvio Zaghi
RAGIONE E EMOZIONI: una convivenza difficile
“L’uomo è un animale razionale” Aristotele
“La passione è un moto dell’anima irrazionale e contro natura” Zenone di Cizio
“La ragione è, e deve solo essere, schiava delle passioni” D. Hume

AULA BLU del LICEO SCIENTIFICO “VIEUSSEUX” ORE 17-19
4/02 RAGIONE E EMOZIONI: una convivenza difficile
18/02 DILEMMI MORALI: come prendiamo le decisioni?
4/03 EMOZIONI E SCELTE ETICHE: dal senso morale alle neuroscienze
11/03 KANT: un’etica senza emozioni
25/03 Incontro col Prof. Fabio Caffarena-Univ.di Genova Come si diventa antisemiti: Fascismo e leggi razziali- "Italiani brava gente?" L'immagine del nemico dalla Guerra di Libia al Fascismo
8/04 SCHOPENHAUER: la compassione
15/04 SARTRE:la paura degli altri, il pregiudizio
22/04 JONAS: scegliere per gli altri: eutanasia e generazioni future
29/4 NUSSBAUM: il disgusto e la vergogna
6/5 ELSTER: l’ambiguità delle emozioni
Oltre agli incontri in programma sono previste conferenze di STORIA E FILOSOFIA con la partecipazione di alcuni docenti universitari. Le date non sono ancora state fissate e saranno comunicate in presenza o sul sito
www.apertamenteimperia.it

RELATORI INVITATI
ROBERTA DE MONTICELLI, filosofa Università di Milano
VITO MANCUSO, teologo, Università di Milano
MARCELLO FLORES, storico, Università di Pisa

IL CORSO E’ APERTO A TUTTI
LA FREQUENZA E’ GRATUITA
Si ringrazia il Liceo Scientifico “G.P.Vieusseux” con Sez. Classica “E.De Amicis” per gli spazi g. c.