ApertaMente ha aderito sabato 21 novembre 2015 alla manifestazione organizzata dalla comunità islamica di Imperia.
Siamo al fianco di tutti coloro
che si battono contro la guerra e piangono le vittime del terrorismo.
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Circa 200 persone hanno preso parte questo pomeriggio alla
fiaccolata “Non in mio nome” organizzata dalla comunità musulmana per prendere
le distanze, dopo i drammatici attentati di Parigi, costati la vita a 129
persone, dal terrorismo e dall’Isis. In via Vieusseux sono stati disposti
a terra decine di lumini a comporre la scritta “Islam Salam”, ovvero “Islam è
pace”. Presenti anche alcuni esponenti della politica locale e
nazionale, come la Senatrice Donatella Albano, il
presidente della Provincia Fabio Natta, l’assessore all’immigrazione del Comune
di Imperia Giuseppe De Bonis, il
consigliere comunale di Imperia di Tutti Imperia per Tutti Roberto
Saluzzo e
il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Antonio Russo.
Alcuni
giovani musulmani hanno esposto lo striscione “L’Islam è una religione di pace e
fratellanza. L’Isis non ha religione“.
HAMZA PICCARDO
“Oggi siamo venuti qui per testimoniare la nostra assoluta
condanna del tutto terrorismo, di tutte le guerre, di ogni violenza che opprime
il genere umano. Cosa fate voi a Imperia? Facciamo quello che possiamo.Evidentemente la nostra
goccia la buttiamo anche noi sulla foresta che rischia di bruciare da un
momento all’altro. Qualcuno sta già soffiando sopra questo incendio. E’ un
incendio che potrà essere terribile. Io ho parlato nel mio intervento della prima guerra mondiale con
i suoi 30 milioni di morti e della seconda guerra mondiale che ha raddoppiato i
morti. Mi sono domandato si c’è
qualcuno che sta preparando una guerra da 200 milioni di morti. Questa è una
cosa che mi fa molta paura.
Contro
questa guerra possiamo comportarci in due modi. Primo, che tutti quanti, che possiamo essere
vittime di guerra, musulmani e non musulmani, cittadini italiani, cittadini
europei, cittadini del mondo, dobbiamo essere uniti contro la guerra, secondo
che deve finire questa spirale di produzione di armi, vendita di armi, uso di
armi. Il meccanismo terribile, atroce, velenoso della produzione di
armi porta inevitabilmente al fatto che le armi prima o poi si usano. Nel mio
discorso ho citato i romani, dicevano ‘se vuoi la pace, prepara la guerra’. Non
è vero, chi prepara la guerra prima o poi la farà, è inevitabile, lo dice la
storia. Noi abbiamo bisogno di
una svolta importante, dobbiamo capire che i problemi del mondo si risolvono
con l’unità, la vicinanza e la condivisione dei valori, ma io non ho nessun
valore da condividere con un mercante di armi, con un petroliere, con gente che
sta facendo tutto questo per poter perpetrare lo sfruttamento e il dominio del
resto del mondo.
Noi abbiamo probabilmente qualche migliaio di persone che grazie
a queste guerre prosperano. Ma è un prosperare infame, che
sicuramente non porterà nessun bene, mentre tutti gli altri soffrono sempre di
più. La guerra ci sta venendo
vicino, sempre più vicino, per tanto tempo abbiamo fatto finta che fosse
lontano, che si scaricasse su altra gente, che aveva nomi vietnamiti, coreani,
arabi, adesso sta arrivando vicino a noi e questa è una cosa che non possiamo più
tollerare. Grazie a Dio la gente se ne sta rendendo conto, sta capendo
che contro questa guerra, contro questa minaccia, la soluzione è l’unità di
tutte le persone, la condivisione di valori di pace, di armonia, e speriamo che
Dio ci aiuti.
La scritta sul pavimento? Significa Islam Salam, Islam è pace.
E’ quello che volevamo rappresentare, un’idea che è sempre nei nostri cuori“.
La senatrice DONATELLA ALBANO
“Questa è una
manifestazione davvero importante, non solo a Imperia, ma in tutta Italia.
Ognuno di noi oggi è nelle piazze d’Italia, insieme alle comunità musulmane,
alle quali vogliamo far sentire la nostra vicinanza. Nei giorni scorsi
abbiamo ascoltato il Ministro Alfano in merito all’operato del Governo in
questa situazione. Non bisogna fomentare, ma neanche restare indietro. A Imperia c’è stata un bella risposta, noi
dovremmo comunicare sempre con la comunità islamica e non solo in questi
frangenti. Bisogna esserci sempre, perché l’unione fa la forza“.
PINO DE BONIS
“La
nostra partecipazione era di primaria importanza. Abbiamo ricevuto l’invito
della comunità musulmana, sia istituzionalmente sia come cittadini. Tutti gli
eventi che si sono succeduti negli ultimi giorni fanno capire veramente il
momento molto triste, che fa parte di un bruttissimo progetto che nulla ha a
che fare con le religioni. Il Corano, come ha
sottolineato il portavoce della comunità musulmana Hamza Piccardo, non prevede
di andare a uccidere il prossimo, ma anzi prevede nelle scritture che salvare
una persona è come salvare l’umanità e uccidere una persona è come uccidere
l’umanità. Tutte le religioni sono
espressioni d’amore, di altruismo, di andare verso il prossimo e non di
combatterlo e ucciderlo.
Il
fatto che con questa manifestazione la locale comunità musulmana abbia voluto
ribadire che i musulmani veri, quelli che vanno a pregare nelle moschee, sono
persone che nulla hanno a che vedere con questi musulmani, non può che rendermi
felice. Come assessore
all’immigrazione farò di tutto perché questo messaggio arrivi nelle case di
tutti, per far capire che l’integrazione che queste persone cercano gliela
dobbiamo offrire. Dobbiamo far capire
quella che è la differenza tra i mercenari e la normale comunità musulmana perché anche noi italiani se un domani dovessimo andare nei loro
territori avremmo piacere di avere la possibilità di poterci integrare. Lo dobbiamo fare noi, così come i francesi,
i belgi, perché ormai bisogna parlare di comunità multirazziale”.
( Da Imperiapost)