L'Associazione culturale
“ApertaMente”, nell’ambito del progetto "Femminile Plurale" dedicato
alle donne, ai loro diritti e alla loro libertà, con il Patrocinio del Comune
di Imperia il sostegno del CE.S.P.IM e della MAG MEDICA, organizza per il 22 Agosto alle ore 21.00 a Imperia in Piazzetta dell'Olmo un incontro
dal titolo
” Donne senza libertà” .
La giornalista Maria Itri, coordinatrice del Laboratorio-radio del carcere di Bollate presenta
Rosella Postorino e
il suo ultimo romanzo “ Il corpo docile”.
Partecipa all’incontro una detenuta del carcere milanese, Margit Urdl, che racconta la sua esperienza.
Partecipa all’incontro una detenuta del carcere milanese, Margit Urdl, che racconta la sua esperienza.
Rosella Postorino, dopo il successo de “Il mare in salita”, torna con "Il corpo docile" (Einaudi Stile
Libero). La protagonista è Milena,una ragazza di 24 anni, nata e vissuta fino
ai 3 anni in un carcere e che ora si prende cura dei bambini detenuti.
È un romanzo intenso e doloroso che affronta un argomento difficile, spesso ignorato: quello dei bambini nati in carcere. “Le cose esistono se le dici”, pensa Milena, la protagonista del romanzo.
Così, Rosella Postorino ha cercato di raccontare una storia perché il mondo sapesse qualcosa di più di questi bambini innocenti che non conoscono la libertà, bambini costretti a vivere in un luogo duro, separato dalla società, un luogo in cui ogni diritto umano è sospeso.
Con la storia di Milena, poi, Rosella Postorino ha scritto il romanzo struggente di una
segregazione, ha raccontato la condizione esistenziale di chi fatica a convivere con la libertà, con le emozioni, con il proprio corpo, avendo sperimentato troppo presto la costrizione.
È un romanzo intenso e doloroso che affronta un argomento difficile, spesso ignorato: quello dei bambini nati in carcere. “Le cose esistono se le dici”, pensa Milena, la protagonista del romanzo.
Così, Rosella Postorino ha cercato di raccontare una storia perché il mondo sapesse qualcosa di più di questi bambini innocenti che non conoscono la libertà, bambini costretti a vivere in un luogo duro, separato dalla società, un luogo in cui ogni diritto umano è sospeso.
Con la storia di Milena, poi, Rosella Postorino ha scritto il romanzo struggente di una
segregazione, ha raccontato la condizione esistenziale di chi fatica a convivere con la libertà, con le emozioni, con il proprio corpo, avendo sperimentato troppo presto la costrizione.