Vito Mancuso e Don
Andrea Gallo a "Che tempo che fa"
Giovedì 3 dicembre, alle ore 20.45,
presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia g.c., Via
Belgrano 10, col patrocinio della Provincia e del Comune di Imperia, l’Associazione ApertaMente e
il Circolo di Imperia di Legambiente, a conclusione del progetto
promosso dal C.E.S.P.I.M. dal titolo “Le persone e le cose”, proporranno un’importante
serata di riflessione su un tema cruciale della religiosità e del pensiero.
L’evento costituirà, per la cittadinanza
imperiese, l’occasione per conoscere una delle più importanti figure del
panorama filosofico e teologico italiano. La conferenza, dal titolo IN
QUALE DIO POTER CREDERE OGGI?, sarà infatti tenuta da Vito
Mancuso, teologo, editorialista di Repubblica, docente di Storia
delle dottrine Teologiche presso l'Università degli Studi di Padova.
Introdurrà Vittorio Coletti che
ha recentemente definito su Repubblica “formidabile” l’ultimo libro di
Mancuso, “Dio e il suo destino”, in cui “con la generosità e la passione
intellettuale che lo contraddistinguono, il teologo si accinge a dichiarare
finita l’idea di Dio che ha caratterizzato le religioni del Libro, ebraismo,
cristianesimo e islam, basate su un’immagine di Dio come entità onnipotente
radicalmente distinta dal mondo che ha creato, misterioso responsabile quindi
di tutto, dell’inizio e della fine, del bene e del male.”
Si parlerà ancora una volta di etica,
della libertà di scelta che abbiamo comunque, anche in questi momenti di
incertezza e paura, in cui siamo chiamati “a optare per il bene e la giustizia…
a cercare nel caos della natura e delle sofferenze della storia quella via
dell’ordine armonioso e giusto che solo la più avanzata delle creature
conosciute, l’uomo, è in grado di vedere e volere”.
Nel suo nuovo libro, dedicato a Don
Andrea Gallo e alla sua idea di un Dio “antifascista”, Mancuso parla di
un Dio fatto natura e storia, mescolato con l’universo che condivide con l’uomo
e le altre creature.
Tornano dunque, da altra prospettiva,
riflessioni avviate con Corrado Bologna sulla natura e l’uomo, sul riconoscerci
creatura tra le creature, secondo il messaggio di Francesco d’Assisi , e dietro
a lui, oggi, di papa Francesco
nella sua enciclica e poi con Duccio Demetrio, secondo il quale “sia il
credente sia il non credente dinanzi alla natura, non possono che provare
identiche emozioni, e per questo è necessaria una comune fede civile,
un’alleanza feconda nella custodia del mondo”. Mancuso propone l'idea di Dio e
la fede in lui, innanzitutto “come decisione morale per il bene e il giusto,
per la pace”, perché “senza il pensiero di Dio, bene e giustizia restano appesi
a un filo troppo fragile”.
Dopo il riemergere da un passato che si
credeva sepolto di un Dio da invocare per uccidere e odiare, è quanto mai
urgente ripensare oggi anche Dio, specie da parte di chi crede che il suo nome
abbia ancora un senso, anzi costituisca e custodisca il senso dell'universo.
L’incontro è a ingresso libero
Per contatti: 3470163804
Imperia, 23 novembre
2015
Angela Fogliato, Maura Orengo