Venerdì 27 gennaio alle ore 20.45, presso
” La vita senza limiti . La morte di Eluana in uno Stato di diritto”
edito da
Rizzoli (Milano, 2009)
Ha partecipato il Dottor Fiorenzo BATISTOTTI, ha introdotto Maria ITRI, giornalista di
AG R. Agenzia Giornalistica Radiotelevisiva
Il 9 febbraio 2009 Eluana Englaro moriva. Ci sono voluti 6233 giorni perché il
padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni sospesi fra la vita e
la morte, durante i quali Beppino Englaro ha lasciato il suo lavoro e si è
immerso nelle carte. Ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a
convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire
come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volontà, percorrendo sempre
la strada della legalità. I suoi sono stati anni senza tregua, senza pause,
senza possibilità di fuga o di riparo dalla violenza di una vita
artificiale imposta a Eluana da una legislazione inadeguata. Quella di Englaro
è la storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un
popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e
aspetta risposte umane, e viene invece abbandonato dalla politica in un limbo
di sofferenza. Una battaglia in cui Englaro è tuttora impegnato perché la
libertà di cura sia un valore collettivo, perché la legge rispetti l'individuo
e non dia a altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria
salute.